Il Ministro dell’Economia e Finanze Tremonti incontra il Presidente CNA Malavasi

Il Presidente CNA Ivan Malavasi ha invitato, in primo luogo, il Governo a potenziare la garanzia pubblica, sbloccare i pagamenti per ridare credito e liquidità alle imprese ed, in secondo luogo, le banche a fare riferimento, nella concessione del credito, alle condizioni in essere a settembre 2008.

Nel corso dell’incontro odierno con il Ministro Tremonti, il presidente CNA Ivan Malavasi ha ricordato che due milioni di piccole imprese stanno soffrendo in maniera particolare la crisi e che c’è assoluto bisogno di misure veloci ed efficaci, sul fronte della domanda e del credito, a salvaguardia del sistema produttivo.

Ha quindi sollecitato il Governo a mantenere l’impegno di assicurare un’adeguata dotazione finanziaria al Fondo Centrale di Garanzia e procedere allo sblocco effettivo dei debiti della Pubblica amministrazione.

In secondo luogo il presidente della CNA ha avanzato la richiesta di un sostegno alle imprese che, negli anni recenti, hanno investito in nuove tecnologie e nuovi mercati ed oggi sono in difficoltà per gli impegni finanziari assunti. A questo riguardo c’è necessità di introdurre facilitazioni e meccanismi di garanzia per riscadenzare i pagamenti relativi ai finanziamenti ottenuti a fronte degli investimenti realizzati.

In questo momento diventa fondamentale l’atteggiamento del mondo del credito – ha proseguito Malavasi – che chiedendo al cliente di rientrare dalle sue posizioni debitorie, non può non tenere conto del costo sociale implicito nel fallimento che ne può conseguire ma soprattutto non può non valutare il costo della discontinuità che può essere maggiore di quello di far proseguire l’attività all’impresa esistente: la continuità aziendale assume un valore particolare, più alto che in condizioni normali.

Nella concessione del credito, la banca non può lasciarsi condizionare dalle difficoltà dell’impresa legate a temporanea carenza di ordini e liquidità, ma – secondo Malavasi – deve fare riferimento alle condizioni in essere a settembre 2008.

Un migliore rapporto con le banche si dovrebbe sostanziare anche superando la resistenza del mondo bancario a facilitare il consolidamento delle passività a breve delle piccole e piccolissime imprese per dare maggiore respiro alla gestione finanziaria ed evitare il rischio di revoche.

Agli impegni che lo Stato ha assunto nei confronti delle banche – ha concluso Malavasi – deve corrispondere l’effettiva assunzione di responsabilità di quest’ultime verso il mercato, in termini di trasparenza e di attenzione alla clientela.


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