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Sistemi di automazione per l’industria: come nascono e qual è il loro scopo

Quello che oggi rappresenta per molte aziende complesse la normalità nello svolgimento del proprio lavoro quotidiano, nasce invece come un processo estremamente lento che nel corso dei decenni ha conosciuto un perfezionamento tale da poter permettere oggi all’industria di automatizzare una serie di operazioni molto vasta. Tali operazioni, ripetitive e in alcune casi anche nocive, erano invece compiute fino a qualche tempo fa dal solo personale umano che oggi può essere quindi impiegato in altre mansioni mentre i macchinari più disparati sono gestiti dall’intelligenza artificiale di software, sistemi meccanici ed elettronici.

In cosa consiste davvero l’automazione industriale?

Parlare di automazione industriale significa intraprendere un discorso particolarmente complesso che però, nella sua logica creativa, ha invece lo scopo di semplificare il più possibile il lavoro delle aziende che giornalmente sfruttano macchinari e molteplici processi per la produzione di un’ampia mole di beni e servizi. Utilizzando l’intelligenza artificiale e le tecnologie informatiche per gestire il lavoro dei macchinari più disparati, le aziende di automazione industriale sono quindi in gradi di ridurre o addirittura eliminare la presenza dell’uomo nella realizzazione delle varie fasi produttive delegando la stragrande maggioranza del compito di creazione e controllo ad appositi sensori, elaboratori ed altri congegni tecnologici in grado di regolare il flusso delle operazioni ed eseguire azioni concrete per l’avanzamento della produzione stessa.

Come nasce l’automazione industriale?

Benché l’ingegneria moderna sia oggi in grado di realizzare automazioni sofisticate in maniera estremamente più semplice e veloce rispetto al passato, grazie anche e soprattutto ai progressi tecnologici in ambito informatico, l’automazione industriale nasce addirittura sul fine del ‘700 quando alcune locomotive furono dotate di un particolare sistema, detto regolatore di velocità di J. Watt, pensato per mantenere la velocità di questi mezzi di trasporto costante indipendente da pendenze viarie e peso trainato. Il ragionamento alla base di questo sistema era semplice ma efficace: impostando una velocità prestabilita da mantenere, il regolatore la confrontava con quella effettiva della locomotiva a vapore in maniera meccanica e proprio così otteneva, se necessario, l’ulteriore potenza per aumentare la velocità stessa del mezzo.

Dai primi tentativi all’esplosione dell’automazione

I primi sistemi di controllo e gestione automatizzata erano quindi di tipo meccanico e pneumatico, con tutte le limitazioni del caso. È negli anni ’70 che le cose cambiano radicalmente grazie allo sviluppo dell’elettronica che aprì di fatto la strada alla progettazione della nuova era di sistemi di automazione. Oggi le aziende che si occupano di automazione industriale operano con successo nei settori più disparati: dall’automotive alla logistica, dall’alimentare alla chimica, dalla plastica alla carta, solo per citarne alcuni dei più importanti.

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